Margherita Cagol, conosciuta anche con il nome di battaglia "Mara" (Trento, 8 aprile 1945 – Melazzo, 5 giugno 1975), è stata una terrorista italiana, tra i fondatori, assieme al marito, Renato Curcio, delle Brigate Rosse.
Fu tra i principali dirigenti del gruppo armato di estrema sinistra, impegnandosi con determinazione per sviluppare la lotta armata in Italia. Partecipò al sequestro del magistrato Mario Sossi e guidò con successo l'assalto al carcere di Casale Monferrato (AL) per liberare Curcio che vi era detenuto.
Il 5 giugno 1975 rimase uccisa nel corso di uno scontro a fuoco coi carabinieri, con armi automatiche e bombe a mano, avvenuto nella cascina Spiotta d'Arzello, dov'era stato nascosto l'industriale Vittorio Vallarino Gancia, sequestrato il giorno precedente da un nucleo brigatista. La morte di Margherita Cagol segnò fortemente le Brigate Rosse e, per le sue circostanze ritenute non del tutto chiare, favorì un'accentuazione della radicalità e della violenza dell'azione del gruppo armato.